Cristiana Astori

INTERVISTA A CRISTIANA ASTORI, SCRITTRICE DI “Tutto quel blu” - “Tutto quel rosso” - “Tutto quel nero” - “Tutto quel buio”
A cura di Letizia Sebastiani

1. Ciao Cristiana, intanto grazie per aver accettato di rispondere alle nostre curiosità. Ti conosciamo come autrice thriller, noir e horror. Hai mai pensato di scrivere qualcosa di completamente diverso? Di tutt'altro genere?
Ciao Letizia, e grazie a voi per avermi invitato sul vostro blog. Di solito io scrivo quello che mi piace leggere, quindi i generi che hai citato e che sono i miei preferiti fin da ragazzina. Ogni tanto però ammetto che mi viene la tentazione di lanciarmi in un genere del tutto diverso, come la storia intimista e introspettiva, ma poi se non c'è di mezzo un omicidio o almeno un mistero mi sa che non mi diverto.

2. Sei un'esperta di cinema, e nei tuoi romanzi i film sono parte integrante delle storie. Ora, a bruciapelo, voglio sapere qual è il tuo film preferito. Senza pensarci troppo.
Al volo dico Ritorno al futuro. È stato il film che mi ha fatto innamorare del cinema, e della voglia di raccontare storie sorprendenti e con personaggi interessanti, ma sempre con la giusta dose d'ironia. Difatti in Tutto quel blu, che è il mio romanzo dedicato agli anni 80, non ho potuto non omaggiarlo.

3. Il nostro blog unisce letteratura e musica, un'altra arte che si interseca con le precedenti. Pensando al tuo amore per il cinema, c'è una colonna sonora che ti è rimasta nel cuore?
Quella di Strade perdute di Lynch, prodotta da Trent Reznor dei Nine Inch Nails e che si apre con I'm deranged del mio amato Duca Bianco. Ma anche quella del Corvo e di Natural Born Killers.

4. Quando scrivi sei solita avere della musica di sottofondo per agevolare la musa? Se sì, cosa ti piace ascoltare?
Sì, a volte lo faccio ma dev'essere musica strumentale, altrimenti mi distraggo. In tal caso, sempre per restare a tema colonne sonore, quella di Requiem for a dream di Aronofsky la trovo perfetta, folle e delirante il giusto, e pure quella della serie tv di Refn, Too old to die young.

5. Se invece io volessi leggere i tuoi romanzi con la musica accesa, quale colonna sonora potrebbe ben accompagnarne la lettura?
Be' dipende dai romanzi. Per Tutto quel blu senza dubbio gli AC/DC di Bon Scott, più in generale le musiche dei Goblin (Profondo rosso e Suspiria) ma anche l'ost di Twin Peaks di Badalamenti, Nick Cave e il Bruce Springsteen più cupo di Darkness on the edge of town. E ovviamente tutte le colonne sonore composte da John Carpenter, a partire da Fuga da New York che tra l'altro è la suoneria del cellulare di Susanna

6. Sappiamo che sei una grande fan di Stephen King. Altra domanda a bruciapelo, il tuo film preferito tratto da uno dei suoi scritti!
Stand by me, senza dubbio. E quanto ci manca River Phoenix, un Chris Chambers carismatico e toccante, nella sua forza e nelle sue fragilità.

7. Cos'è la prima cosa che hai scritto? Quanti anni avevi?
Facevo terza elementare. In un tema in cui si chiedeva di raccontare della nostra gita di classe al Museo egizio di Torino ho proseguito la storia e mi sono immaginata di essermi attardata durante la visita rimanendo chiusa nel museo. Una mummia esposta prendeva vita e mi aggrediva mentre io correvo in cerca d'aiuto per le sale deserte, ma il custode se n'era già andato. Il racconto si chiudeva con il mio urlo nel buio: l'insegnante allibita aveva convocato i miei genitori, ed era stata dura spiegarle che non avevo subito alcun trauma, anzi, che a scriverlo mi ero divertita un sacco,

8. Vieni spesso chiamata come membro di giurie per concorsi di scrittura. Hai un consiglio per i giovani emergenti che vogliono tentare la strada dei concorsi letterari?
Che devono leggere tanto, tantissimo. Non basta guardare le serie tv per imparare a narrare, ma leggere i classici che hanno fatto storia, e gli autori che l'hanno sovvertita. Da Manzoni a Bret Easton Ellis, per intenderci. E poi saper essere autocritici. Per esempio, in fase di editing, saper tagliare anche quello che ci abbiamo messo secoli a scrivere, se alla rilettura ci risulta superfluo o ridondante.

9.I colori sono il tuo forte. Ma qual è il tuo preferito.
Diciamo che faccio prima a dire quali non mi piacciono, tipo il beige e il grigio che trovo mediocri, tristissimi. I miei preferiti variano a seconda dell'umore comunque direi il rosso, il giallo, il verde, il viola acceso e l'ottanio.

10. Uscirà mai in Italia il seguito di Dexter? (maledetti)
Temo di no, l'editoria continua a seguire regole che non comprendo

11. Cane o gatto? E perché proprio il gatto? XD
Ahaha beccata..! I gatti mi affascinano perché avendo gli occhi sul muso e non laterali come i cani, hanno espressioni più vicine a quelle umane e dunque li trovo più buffi, E poi perché sono imprevedibili e fanno quello che gli pare, più gli stai dietro e meno ti danno retta. Diceva Ray Bradbury riguardo alla creatività: "trattate le idee come i gatti, fate in modo che siano loro a seguirvi". Una lezione di scrittura e di vita.

12. Se i tuoi libri potessero diventare dei film, chi vorresti come regista?
Quentin Tarantino, ovviamente. O il Dario Argento degli esordi.

13. Se si può dire...per quando è prevista l'uscita di "tutto quel viola"?
Agli inizi di maggio!

14. Consigliaci un valido scrittore italiano che secondo te merita davvero
Il bolognese Roberto Carboni, i cui thriller sono in bilico tra il noir e l'horror. Nel Segreto dell'antiquario, per esempio, il protagonista non è il classico commissario ma l'assassino, e si chiude con un finale per nulla buonista, anzi, decisamente beffardo.

15. C'è un libro che hai letto e che meriterebbe una trasposizione cinematografica?
Adoro Two much di Donald E. Westlake, un'esilarante commedia noir il cui protagonista è un truffatore che porta avanti una doppia relazione con due gemelle ricche e ignare: Trueba ne ha girata una versione nel 1996 con Banderas e la Griffith ma l'adattamento è pessimo. Mi piacerebbe vederne sullo schermo una versione decente, magari per mano dei Fratelli Coen. Sono certa che ne uscirebbe un piccolo cult.

16. Siamo arrivate alla fine e come ultima domanda di rito, ti chiedo: quale canzone ti viene in mente dopo questa intervista?
La musica di “Escape from New York” di John Carpenter.

"ESCAPE FROM NEW YORK" - John Carpenter    https://youtu.be/Q3_QOVaBA98