Gente comune,
ma non troppo

Manuela Borselleca

EDITO DA PAV EDIZIONI
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RECENSIONE A CURA DI
ROBERTA GIULIANI E LETIZIA SEBASTIANI

Credo che non esista libro più divertente e che comporti una riflessione per niente banale sui comportamenti umani. La raccolta comprende racconti stravaganti, dinamici, originali e divertenti; tutti legati tra loro attraverso situazioni e personaggi più o meno reali; e in cui ognuno porta avanti il suo punto di vista, la sua prospettiva della storia. Sono apparentemente leggeri e senza pretese, ma un'attenta lettura permette di vivere il risvolto più riflessivo e introspettivo di ogni storia narrata. Ciascun personaggio porta il suo bagaglio di esperienze ed emozioni, vicissitudini e sofferenze. E ognuno di noi ha modo di riconoscersi in almeno un personaggio, rivivendo esperienze di vita passate con dolce nostalgia.

"Gente comune ma non troppo" ha superato le mie aspettative. Ogni racconto esalta uno o più aspetti del passato, del presente e del futuro con una capacità di catturare l'attenzione del lettore e aiutarlo a immergersi in situazioni portate all'assurdo che ammiro tantissimo. Penso ad esempio al primo racconto: "Diego 1981 - La macchina del tempo" in cui il protagonista vive in prima persona un viaggio nel futuro con la macchina del tempo e si scontra con una realtà che non gli appartiene.

Ogni racconto, inoltre, rappresenta un'epoca e una situazione personale e familiare diversa (per esempio alcuni racconti sono ambientati negli anni 80/90, altri negli anni 2000 e oltre), e ciò permette anche di captare le differenze culturali e generazionali tra un'epoca e l'altra. Genitori strampalati, giovani sbandati, figli con poca stima di sé perché schiacciati dal successo dei genitori, passando per famiglie allargate e viaggi nel futuro e racconto dopo racconto la curiosità aumenta, così come il coinvolgimento emotivo. Consiglio questo libro a tutti, giovani e meno giovani. I ragazzi possono buttare un occhio nel passato e scoprire aneddoti divertenti sul vivere tipico dei loro genitori, i più grandi, dal canto loro, possono rivivere con nostalgia alcuni aspetti del passato che pensavano di aver dimenticato, ma che ritroveranno con piacere sfogliando queste pagine.

Mentre leggevo,  avevo in testa una canzone che ho sentito tante volte, ma che non considero mia: "I want to break free" dei Queen. Trasmette libertà e voglia di vivere. Sentimenti che riecheggiano nel libro come nella canzone.