Ciao Manuel, per me è un piacere averti come ospite del mio blog e non vedo l’ora di farti un po’ di domande per farti conoscere ai pochi rimasti. Rilassati pure, non ti chiederò cose eccessivamente private, o forse sì ????????????
1. Chi è Manuel Bova? Parlaci di te.
Manuel Bova è un discreto casino risultante da un mix di tantissime cose tutte fatte un po’ male un po’ di corsa. Ingegnere, istruttore di pilates, scrittore, autore e chi più ne ha più ne metta
2. Il tuo successo è iniziato sui social grazie a dei mini racconti che hanno come protagonisti i tuoi nonni. Da dove è partita l’idea?
Dalla vita vera. Mia madre un giorno mi ha chiamato urlando che avevamo perso i nonni nel parcheggio del supermercato. Dopo averli trovati, non senza difficoltà ho scritto un resoconto che ha avuto molto successo. Da lì non mi sono più fermato.
3. Sei molto seguito, hai migliaia di follower che ti seguono da tempo, pensi sia dovuto solo alla tua abilità nello scrivere cose divertenti e di attualità?
Forse c’entra anche il fatto che non ho mai tradito me stesso e quindi non ho mai tradito chi mi segue. Io voglio solo scrivere, non mi interessa altro e chi mi segue apprezza questa coerenza.
4. Quanto è importante la musica per te?
Non sono un intenditore di musica e non ne ascolto moltissima, vivo di parole e preferisco ascoltare podcast che raccontano storie. Però ci sono canzoni che mi scuotono.
5. I tuoi racconti sono autobiografici?
Spesso sono ingigantiti e colorati ma attingono sempre da qualcosa che mi è successo davvero
6. Ti è mai capitato che qualcuno non abbia capito la tua ironia e si sia risentito per un tuo brano?
Forse una volta mi è capitato che qualcuno NON si sia risentito :-D
7. Da poco hai pubblicato con una grande casa editrice “Sperling & Kupfer”. Hai voglia di dirci come si fa ad arrivare così in alto?
Non ci sono grandi segreti. Sono stati loro a cercare me perché attirati dal mio pubblico. Per loro sono stato un investimento di sicura resa perché anche solo vendendo il libro a una piccola parte dei miei followers non sarebbe stata un’operazione in perdita. Per fortuna è andata oltre le previsioni e ora esce il prossimo.
8. Ci dici di cosa parla il tuo romanzo “Al mare non importa”?
Racconta di Massimo, un 37enne scapestrato che lascia che la vita gli scorra addosso senza mettersi di traverso. A pagina 1, in una sala d’attesa del medico, conosce Sara e si innamora a prima vista ma lei sparisce. Questo però mette in moto tutta una serie di avvenimenti che gli fanno crollare il mondo addosso al punto che deve scuotersi un po’ dalla sua apatia.
9. Che genere di libri preferisci leggere?
Pura narrativa, amo la Perrin, ho letto recentemente la portalettere, mi piace anche il fantasy ma dal trono di spade in poi non ho trovato niente di interessante.
10. Chi sono i tuoi autori preferiti?
Pennac su tutti, poi Licalzi e la Perrin. Generi diversi, ma è bello mescolare un po’.
11. Tra gli emergenti, c’è qualcuno che merita di avere successo in ambito letterario?
Non mi sento di pronunciarmi sul merito e non sono così addentro al mondo degli emergenti perché tendo a camminare molto da solo. Confesso che non fraternizzo come vorrei ma non ho proprio tempo. Però vedo che tanti ci mettono il cuore e l’impegno e forse meriterebbero più di quello che raccolgono.
12. Hai un sogno nel cassetto?
Svegliarmi al mattino e dover solo scrivere.
13. Come ti vedi tra dieci anni?
Grasso.
14. Sai che nel mio blog associamo la musica alla letteratura. Se tu dovessi associare una canzone a questa intervista quale sarebbe?
Citizen Erased dei Muse
https://youtu.be/KScEW5a_KGY?si=r2ju4KopXe3eUNge
notedicarta2023©