La Maledizione di Lorenza

Maria Caterina Comino

EDITO DA PAV EDIZIONI (Collana Fantasy)

RECENSIONE A CURA DI STELLA CONTE

La maledizione di Lorenza è uno dei pochi fantasy che ho veramente apprezzato.

L’autrice, Maria Caterina Comino ha un’abilità incredibile nel far sentire a proprio agio il lettore con il suo romanzo.


Lorenza è il personaggio principale della storia, il suo lavoro consiste nello scrivere articoli sull’arte, ed è proprio durante la visita a una mostra per intervistare l’artista, che in una stanza della residenza storica di Bruno Alberti, in cui si svolge l’evento, trova un quadro raffigurante una donna che le somiglia moltissimo, datato 1700. La donna del quadro si chiama anche lei Lorenza e pare che il dipinto sia stato realizzato da un pittore di cui non si sa niente.  

Facendo delle ricerche scoprirà che era stata data alle fiamme nel 1321 a seguito di un processo per stregoneria. A quanto pare, Lorenza di Cumiana era una vera strega e per vendetta lanciò una maledizione ricaduta su tutte le persone che le avevano fatto del male.

Ma perché la stessa donna pare sia morta nel 1321 per stregoneria e nel quadro invece appare nel 1700?

 

Lorenza insieme a Bruno, conosciuto più approfonditamente in seguito grazie a un’intervista per un articolo che la donna avrebbe dovuto scrivere su di lui, inoltre, scopre che quella maledizione è ancora in corso e insieme vorrebbero fare in modo che si interrompa. Ma qualcosa di strano avviene proprio durante le ricerche su come fermare la strega Lorenza di Cumiana. Fra trasformazioni e passione i due ben presto si ritroveranno a vivere esperienze paranormali e scoperte da lasciare col fiato sospeso. L’amore che li unisce è forte e potente ma dovranno fare i conti con la realtà per arrivare alla verità.


In questo libro si percepisce la forza di una donna alla ricerca della verità. Una donna che vuole scoprire cosa è accaduto secoli prima e il perché di quella maledizione così forte.

Personalmente ho trovato la scena del rogo descritta in modo impeccabile e commovente. Forse alcune situazioni si potevano evitare perché ripetitive, ma questo non va a intaccare la scorrevolezza della lettura e di tutto il prosieguo del romanzo. Durante la lettura ho notato anche che la narrazione è alternata tra la prima persona e la terza e devo ammettere che non mi ha infastidita perché dosata e gestita bene.

Consiglio la lettura di questo fantasy perché ha una forza e un potenziale non indifferenti.


Il brano che mi suonava in testa durante la lettura è stato: My Immortal – Evanescence