L'arte di essere fragili

Alessandro D'Avenia

Edito da Mondadori
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RECENSIONE A CURA DI ROBERTA GIULIANI

Dal tono armonico, “L’arte di essere fragili” mi ha emozionata dalla prima frase che ho letto. L’autore è stato abile nel sfatare il mito del “Leopardi pessimista", nel senso contemporaneo del termine e di mostrare il lato umano e personale di uno dei maggiori poeti del ‘900 italiano. Un poeta con sentimenti, emozioni, aspirazioni come tutti gli altri del suo tempo e non solo. E soprattutto un Leopardi uomo. D’Avenia ha saputo entrare in relazione con il poeta come se fosse nato e vissuto ai giorni nostri e come se fosse ancora vivo. Ed è questo l’aspetto che mi ha colpito più di tutti.

Questo libro mi rimanda a una canzone che ho nel cuore: “Mary” dei Gemelli diversi. Come Leopardi ha sfruttato le sue qualità migliori per esprimersi nonostante le sue difficoltà, anche la protagonista della canzone ha avuto il coraggio di lasciarsi alle spalle un padre violento e ha sfruttato la nuova vita per rinascere.