RECENSIONE A CURA DI STELLA CONTE
Le eredità del male di Antani e Mascetti è un romanzo noir davvero interessante. L’inizio si presenta come il classico giallo da risolvere con un omicidio e un presunto colpevole arrestato ingiustamente. Poi, avviene un’evoluzione, quando Marco Pavan, un ex poliziotto ora investigatore privato, decide di aiutare l’amica di sua figlia Martina e inizia il suo “viaggio” all’interno del manicomio di Rovigo, dai risvolti agghiaccianti.
“Quando vivevo qui, avevo come la sensazione che il manicomio avesse una vita propria. Una creatura che per nutrirsi usava le nostre afflizioni e i nostri dolori. Le sue braccia erano i dottori e gli infermieri, i suoi occhi le tante finestre. Ha mai fatto caso quante finestre ci sono in questo posto?”
Ad oggi tutti conosciamo cosa accadeva all’interno degli ospedali psichiatrici ma, vivere quei momenti attraverso le parole di chi si è trovato imprigionato dentro quelle mura, ci lascia sempre un senso di angoscia e tristezza. In questo romanzo c’è tutto. C’è amore, c’è odio, c’è sofferenza e riscatto. Gli autori sono due, eppure sono stati bravissimi a mischiare così bene i loro stili, al punto tale che non si riesce a capire mai chi scrive cosa. Sono contenta di aver letto questo libro, è uno di quelli che dopo aver chiuso la quarta di copertina, resta lì, sul comodino, per giorni, perché non riesci a staccartene completamente. Consiglio la lettura di questo capolavoro letterario a chiunque, anche a chi non ama il genere.
Durante la lettura ho avuto in testa per tutto il tempo "Stairway to heaven” dei Led Zeppelin.
