notedicarta2023©
Note di carta
Quattro lettere
Stefano Cirri
EDITO DA INDIPENDENTLY PUBLISHING
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RECENSIONE A CURA DI LETIZIA SEBASTIANI
Quando si tratta di gialli atipici Cirri è una garanzia, anche se stavolta ci è andato molto vicino, al giallo classico dico, più che altro perché tra gli investigatori ha aggiunto le forze dell'ordine, figure aleatorie nei suoi precedenti romanzi. C'è un commissario, dunque, ed è una persona a posto, con un hobby dispendioso, una relazione, un passato e un bel caratterino. Un commissario che entra nella testa e nel cuore dei lettori e che per questo speriamo di rivedere presto tra le future pagine vergate dall'autore.
Si tratta comunque di una storia molto originale e particolare, e se come me non avete perso neanche un suo romanzo la cosa non vi sorprenderà. Le protagoniste sono quattro lettere che occuperanno, ognuna, un capitolo. Sembrano essere lettere d'addio di aspiranti suicidi, sono inquietanti, misteriose e tutte diverse seppur legate tra loro.
Da dove arrivano? A chi sono indirizzate? Qual è l'obiettivo di chi le scrive? Chi c'è dietro? Sembra solo uno stupido scherzo ma se così fosse non ci sarebbe la storia e che storia! Cirri ce ne dà alcuni assaggi fin dall'inizio, con stralci di immagini dal passato, brevi conversazioni, descrizioni di attimi dolorosi attraverso i quali ci racconta, senza dircelo, cosa nascondono quelle lettere, fino all'esaltante scena finale che è assolutamente cinematografica, con tanto di super colonna sonora epica! (o almeno io in testa ce l'avevo).
Se vi piaccioni i gialli classici che però esulano dalla tradizione "Quattro lettere" è quello che fa per voi!
Che canzone mi fa venire in mente il romanzo? Ma ovviamente una dell'autore preferito di Luca Ciavai, il protagonista e quella che amo di più: "L'avvelenata" di Francesco Guccini "Ma s'io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso..."
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