I sette peccati capitali sono tra gli argomenti più affascinanti di sempre. Per secoli hanno dominato i comportamenti umani, i sermoni ecclesiastici e tutte le arti creative. Li troviamo in romanzi, film, fumetti, quadri, videogiochi, in ogni cosa che parla e racconta della natura umana. Hanno ispirato serial killer e samaritani. Giochi d'infanzia e macabri rituali satanici. Chi di noi ne è avulso? Chi può definirsi libero dal loro allettante richiamo? Perché i vizi siamo noi, nascono dall'essenza stessa dell'essere umano e ci rendono quello che siamo: esseri imperfetti in balia di forze che non sappiamo controllare.
Questa manciata di scrittori emergenti li ha presi e li ha rielaborati, ognuno in un suo personalissimo modo, stile e genere preferito. Ci sono racconti molto crudi e violenti, come solo la descrizione di un autentico peccato sa essere; altri più introspettivi, altri ancora che la buttano sull'ironia, che non guasta mai, ma tutti hanno un messaggio da comunicare: quello dell'irruenta forza delle pulsioni umane, le quali, spregevoli e infime che siano, sono parte di noi, ci rendono umani e vivi.
Grazie a questi racconti abbiamo la possibilità di vivere le varie sfaccettature delle nostre debolezze, e se qualche passaggio potrebbe risultarci troppo forte dovremo pur accettarlo, fa parte della storia dell'uomo!
Questi autori che si sono messi in gioco, hanno esplorato l'animo umano e lo hanno messo al servizio di associazioni benefiche per aiutare il prossimo. Perché dal peccato possa scaturire altruismo vero. Tutto il ricavato che deriva dalla vendita del libro viene donato di volta in volta ad associazioni diverse, affinché nessuno venga lasciato indietro.
Associo questo libro alla canzone degli Helloween "I want out".
"Da quando sono iniziate le nostre vite siamo stati punti in tante piccole forme. A scuola ti insegnano cosa pensare ma tutti dicono cose diverse. Sono tutti convinti di essere gli unici a vedere...Io mi chiamo fuori, voglio essere libero e vivere la mia vita".
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