Un miracolo per Nunzia

Sabrina Feltrin

EDITO DA PASSIONE SCRITTORE SELF PUBLISHING
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RECENSIONE A CURA DI ELEONORA CASTELLANI

Ho letto questo testo in poche ore, per due motivi, il primo senza dubbio è per la sua brevità, appena 70 pagine, il secondo motivo e sicuramente il più importante è per il potere di coinvolgimento che ha questa incredibile storia.

L’autrice ha voluto mettere nero su bianco le vicissitudini che sua nonna Annunziata, “Nunzia” e suo nonno Silvio, hanno dovuto affrontare prima di trovare una meritata serenità. Un racconto semplice, scorrevole e privo di fronzoli, che però ti cattura, a tratti  commuove e sicuramente ti porta a riflettere su un argomento tanto intenso quanto difficile, tanto forte per alcuni quanto labile per altri, e parliamo della fede. Nunzia ebbe il suo miracolo, testimone incredula di qualcosa a cui né lei né la scienza hanno saputo dare spiegazioni logiche, ma del resto i miracoli non hanno logiche che la mente umana possa decifrare, essi, se e quando avvengono lo fanno solo per amore, alimentati appunto da un unico carburante, la fede. Un racconto ben scritto e una testimonianza che ha davvero dell’incredibile. Avrei voluto però leggere oltre, questa è l’unica nota stonata che mi sento di assegnare. L’autrice si è “limitata” a riportare i fatti a lei tramandati, ma ha tra le mani del materiale con cui, senza ovviamente falsare la storia, potrebbe riscrivere un romanzo più ricco, questo però è solo un parere da lettrice. Si percepisce chiaramente il desiderio dell’autrice di lasciare un segno tangibile dell’incredibile storia vissuta dai suoi nonni e di non permettere che il passare del tempo cancelli i ricordi. Sicuramente tra le righe di questo racconto c’è tanto amore e un messaggio forte di speranza.

Nonostante il periodo storico in cui è ambientato sia ben diverso dall’attuale, leggendo questa storia mi sono risuonate spesso in mente le parole di Michele Bravi, in: Inverno dei fiori.