Volevo solo salutarti

Raffaele Sciannimanico

EDITO DA PUBME
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RECENSIONE A CURA DI LETIZIA SEBASTIANI

Mi piacerebbe cominciare questa recensione dicendo cosa NON è questa storia.
Sembrerebbe un normale romanzo di formazione, in cui l'intreccio rocambolesco tra  i numerosi salti temporali descrive le vicissitudini di un bambino insicuro che cresce in una famiglia problematica, circondato da amici leali, e che commette una serie di errori di giudizio. Ma non è solo questo.

La vita di ognuno di noi è costellata da un'infinità di errori più o meno importanti, e questi errori a volte si ripercuotono in modo drammatico su noi stessi e sulle persone che ci circondano. Quello che invece ci è precluso è avere una seconda chance; chance che invece è stata data al protagonista di questa incredibile storia.
A un certo punto della narrazione accade qualcosa di stravolgente, assurdo e completamente inaspettato... Il protagonista torna indietro nel tempo e gli viene data la possibilità di sistemare i suoi casini.
Ma ci riuscirà?

Qui comincia la seconda parte del romanzo, il cui intreccio stavolta segue la linea cronologica degli avvenimenti e ci tiene incollati alle sue pagine con la calamitante voglia di sapere dove intende portarci il narratore.
Una cosa che ho notato e particolarmente apprezzato è che non compare mai il nome del protagonista. La storia è narrata in prima persona e ho ben chiari tutti i nomi dei personaggi principali che la compongono, ma come si chiama lui? Come si chiama questo ragazzo straordinario, amante dei videogiochi, con problemi alla schiena, e un grande senso di lealtà nei confronti degli amici? Non lo sappiamo, e sapete cosa comporta questo "non sapere"? Che il protagonista potrebbe essere ognuno di noi. Se mi fossi trovata nella sua situazione probabilmente avrei agito allo stesso modo. Posso sistemare i miei danni? Mi concentro su quello più grave e ci provo.
Ma cosa ci insegnano fin da piccoli? Che ogni azione provoca una reazione, che tutte le nostre scelte comportano delle conseguenze e per quanto ammantate di lodevoli intenzioni, non sempre i risultati sono quelli che ci si auspiuca.
Una storia che ci insegna a saper apprezzare il valore di ciò che si ha. A imparare dagli errori che fanno crescere, a rispettare gli amici e ad aiutare il prossimo, ognuno con le nostre possibilità, che chi vuole strafare di solito si ritrova con niente in mano, se gli va bene...
Il colpo di scena finale poi è il vero fiore all'occhiello di questo romanzo.


Mi sento di fare i complimenti all'autore per aver pensato una storia del genere, e lo ringrazio per avermela sottoposta. Non lasciatevi intimorire dall'apparente confusione della prima parte, tenete duro, come tiene duro il protagonista, e andate avanti, che la storia si dipanerà e la vostra anima ne uscirà arricchita.

La canzone che associo a questo romanzo è dedicata ad Alice:

Alice in chains – "Man in the box."