EDITO DA SPERLING & KUPFER
RECENSIONE A CURA DI LETIZIA SEBASTIANI
La nostalgia la conosciamo: a tutti capita di ripensare col cuore sanguinante a episodi del passato che ci sono cari e soprattutto a come questi eventi o persone, talvolta oggetti, ci facevano sentire. La nostalgia è soprattutto questo, non il ricordo dell'evento in se, ma il ricordo dell'emozione legata a quell'evento, il fatto che in quel momento, quella cosa, ci faceva stare bene e per un attimo stiamo bene di nuovo. Il legame affettivo che proviamo con le nostre emozioni del passato è ciò che ci fa ricordare con tenerezza, amore... è la nostalgia.
Perché questo pappone d'introduzione? In realtà vi sto già parlando di "You like it darker", anche se non ve ne siete accorti. Ho iniziato a leggere King a quattordici anni e all'epoca per me ogni libro era un viaggio indimenticabile, un amore corrisposto. Amavo le storie di King e loro sembravano amarmi, perché ogni volta mi donavano ore e ore di meravigiosi viaggi senza tempo. Leggo King da venticinque anni e non ho potuto non notare delle oscillazioni sulla qualità dei suoi scritti, di certo l'arte è sempre soggettiva e negli ultimi tempi (soggettivamente parlando) ci sono stati romanzi che mi hanno lasciato un po' con l'amaro in bocca (le alte aspettative fanno brutti scherzi), poi è arrivato Fairy Tale (trovate una mia recensione su questo blog) e dopo di lui "You like it darker", e subito sono stata travolta dalla nostalgia, ed è stato così intenso da essere quasi doloroso. Si tratta di una raccolta di racconti di lunghezza variabile, alcuni inediti, altri già pubblicati in antologie di autori vari o in riviste. Mi è piombato addosso lo stile di un tempo di Steve, quello che mi fece innamorare della sua narrazione e dei suoi personaggi. Ci sono racconti che davvero ti tirano fuori dalla realtà per piombarti nel racconto, e volente o nolente tu ci devi stare finché non finisce, perché se smetti di leggere lui continuerà a perseguitarti mentre mangi, dormi o lavori, lo devi riprendere, lo devi terminare! Questo potere inisito nelle storie di qualità non è una cosa frequente, non è scontata e per quanto mi riguarda ci riesce solo lui.
Ok, io sono una Kinghiana pazza, ho persino il suo autografo tatuato su un polso, non potete prendermi sul serio, come si dice, io "sono di parte", ma la recensione è la mia no?
Siamo in presenza di piccoli capolavori condensati. Alcuni racconti più di altri, com'è giusto che sia, vi regaleranno momenti di intensa commozione, di risata, di coinvolgimento emotivo totale. La lettura è fuga dalla realtà? Cercate un libro per sfuggire alla noia estiva? Al caldo opprimente? E allora eccovi il libro giusto.
Menzione speciale per me: L'incubo di Danny Coughlin, Serpenti a sonagli (attenzione, meglio se prima leggete Cujo), L'uomo delle risposte.
Leggete anche solo questi tre, valgono il prezzo del libro.
La canzone Steve me l'ha servita su un piatto dargento: "You Want It Darker" di Leonard Cohen