Daniele Capello

Intervista all’autore di “PENSIERI CON LE ALI”

A CURA DI ELEONORA CASTELLANI


1. Parlaci un po' di te e aiutaci a capire chi sei e di cosa ti occupi oltre alla scrittura.
1. Vi ringrazio per questa intervista, un saluto a tutti i vostri lettori. Io sono un quaranticinquenne della provincia di Torino (Rivoli) appassionato di natura e di scrittura. Mi sono laureato in Scienze Naturali e mi sono occupato di ornitologia subito dopo l'università svolgendo monitoraggi faunistici in cave rinaturalizzate e mi sono appassionato al birdwatching. Poi ho lavorato anche in altri ambiti come supermercati e anche custode di cimitero e attualmente scrivo articoli per una rivista online (Full d'Assi) su argomenti sportivi, musicali e naturalistici.
2. Sei, tra le varie cose, un birdwatcher, puoi spiegare ai nostri lettori cosa significa e perché questo si lega alla tua scrittura?

2. Il birdwatching è letteralmente l'osservazione degli uccelli selvatici in natura. È un'attività nata più di un secolo fa in Gran Bretagna e diffusa poco in Italia rispetto al Nord Europa. Ti permette di essere sempre a contatto con la natura e può essere un semplice passatempo ma anche una pratica utile alla ricerca scientifica, utilizzando i dati raccolti per progetti di ricerca naturalistica. Essere birdwatcher si lega in maniera importante alla mia scrittura perché spesso mi ispiro alla natura per le mie realizzazioni, in particolare per gli haiku contenuti in questo libro ma anche alcune canzoni e racconti.

3. Quanto è diventato necessario per te scrivere e intrecciare le tue varie attività e passioni?
3. Fondamentale, da quando ho iniziato a scrivere nel 2015 in maniera regolare non ho più smesso. E pensare che per tutto il periodo scolastico, università compresa non mi piaceva neanche scrivere e i miei temi al liceo faticavano a raggiungere la sufficienza!
4.“Pensieri con le ali” è una raccolta di trenta haiku, ti chiedo: da dove nasce l’amore per questo genere?

4. Ho scoperto questo genere di componimenti brevi giapponesi due o tre anni fa. Mi è piaciuta subito la particolarità e la "sfida" di dover realizzare una poesia con queste numerose regole e soprattutto con poche parole; in effetti io tendo spesso alla sinteticità nello scrivere quindi mi si cucivano bene addosso. Inoltre il tema centrale degli haiku è spesso la natura quindi combinare questi componimenti con l'ornitologia mi è sembrato un progetto fattibile e anche abbastanza originale.

5. Tra i trenta della silloge ce ne è un tuo preferito? Se sì, quale e perché? Io ne ho individuati diversi, ma uno su tutti è quello dedicato agli usignoli.
5. Ottima scelta ma i miei preferiti sono quelli sulle gru e sui grifoni. Il primo perché sono i miei uccelli preferiti e il secondo perché è quello che più mi piace come concetto.
6. Il tuo libro occupa lo spazio di cinquanta pagine nelle quali ci sono illustrazioni tanto semplici quanto belle, realizzate dalla disegnatrice Yami, ti sei completamente affidato alla sua matita o avete lavorato insieme?

6. Conosco Yami da parecchi anni, è una bravissima disegnatrice oltre che ottima scrittrice e, nonostante il nome d'arte è siciliana. È appassionata di estremo oriente e il suo stile grafico particolare mi sembrava adatto al progetto perchè ricorda quello giapponese ma in versione più moderna. Le ho dato l'elenco delle specie da rappresentare e un paio di dritte su alcune specie (tipo la cornacchia sull'antenna o le gru in volo) perché rispecchiassero la parte scritta poi ci ha pensato lei. Non volevo una rappresentazione scientifica degli animali ma una realizzazione più artistica e ci è riuscita benissimo.

7. Quanto tempo dedichi alla tua scrittura? Pensi sia un tempo adeguato?
7. Posso dire che non faccio quasi altro! Scrivo articoli per lavoro, testi di canzoni, racconti e haiku e inoltre curo una pagina Facebook dedicata al ciclismo. Ogni tanto mi ritaglio tempo per il birdwatching e guardare ciclismo e serie tv ma spesso scrivendo qualcosa nel frattempo.
8. In questo momento stai lavorando ad altro? Oltre alle meraviglie della natura cosa è fonte di ispirazione?

8. Sto lavorando al momento a un racconto particolare, una sorta di fantasy demenziale, però ho solo buttato giù un po' di idee finora. Poi quando mi viene l'ispirazione scrivo qualche Haiku per realizzare un "sequel" di Pensieri con le ali oppure qualche testo di canzone ma senza forzare la scrittura. Mi ispiro un po' a tutto, da appassionato di ciclismo ho scritto per esempio una canzone su questo sport.

9. Tu sai che il nostro blog cerca di unire musica e scrittura. Tu ascolti musica? Qual è il genere che preferisci?
9. Ne ascolto parecchia, soprattutto mi piace cercare sui social o le piattaforme musicali artisti poco conosciuti ma bravi. Inoltre non solo ascolto ma scrivo come detto precedentemente. Ho già realizzato due brani, "Voglio volare", dedicato alla libertà e ispirato anche qui dall'ornitologia e "A Silvia" dedicato alla forza delle donne, entrambi collaborando con bravi musicisti e cantanti.
10. Stiamo giungendo al termine della nostra intervista, e prima della nostra domanda di rito ti chiedo, c’è una domanda che avresti voluto ricevere ma che non ti ho fatto? A te lo spazio per portela e per rispondere.

10. Domanda Marzullesca!! Sinceramente non mi viene in mente null'altro da chiedermi, l'intervista mi sembra ben approfondita.

11. Siamo arrivati alla conclusione di questa piacevole chiacchierata, perciò a te la famosa domanda di rito: se dovessi dare il titolo di una canzone a questa intervista, quale sarebbe?
11. Visto che si parla di libri allora mi viene in mente "Le storie che non conosci" di Samuele Bersani, Pacifico e Francesco Guccini.

https://youtu.be/ufvRMCnCsbg