notedicarta2023©
SAMUEL CORVO
Acque Torbide
INDEPENDENTLY PUBLISHED
RECENSIONE A CURA DI LETIZIA SEBASTIANI
Se scrivo "amicizia", evoco in ognuno di voi almeno un volto di una persona cara, se siete fortunati ve ne verranno in mente più di uno. É una parola che si lega a un sentimento verso qualcuno, che da sola non esisterebbe, funziona solo se si è almeno in due. Non importa il genere, l'estrazione sociale o la religione. Si crea autonomamente, ma si costruisce insieme.
Ora poniamo il caso che uno scrittore con qualche rotella fuori posto prenda questo termine e lo analizzi, lo svisceri fino a stravolgerlo. Io credo che "Acque torbide" sia questo: un thriller, certo, lo si capisce anche dalla copertina, ma è inoltre un'analisi approfondita ed estremizzata del rapporto che si instaura tra persone che si vogliono bene, Amici, appunto.
E l'amicizia più vera e profonda è quella che nasce tra adolescenti. In quella fase delicata della vita in cui vorremmo cominciare a staccarci dai nostri genitori, ma siamo ancora troppo piccoli per farlo, e nello stesso tempo troppo grandi per continuare a voler uscire con loro e a fare tutto insieme, e allora andiamo alla ricerca di qualcuno come noi, con i nostri stessi bisogni, la nostra stessa sete di libertà, e lui diventa la nostra nuova famiglia, diventa nostro fratello.
I protagonisti del libro si conoscono da ragazzi e condividono amori, avventure e dispiaceri, poi si perdono di vista, fino a ritrovarsi anni dopo per festeggiare l'annuncio di matrimonio di due di loro.
Sembra andare tutto così bene...
Ma se andasse solo bene non avremmo la storia, no?
E vi posso assicurare che è un thriller. C'è il mistero, il colpevole, la paura...
Ma soprattutto c'è un passato, che per quanto si cerchi di affogare o sopprimere tornerà sempre a galla perché anche il passato è da manuale, torna sempre! Specie se gli offri su un piatto d'argento l'occasione di farlo...
Corvo è bravo nel creare la giusta atmosfera, nei dialoghi serrati e veri, nello spingerci sempre oltre fino al punto di non ritorno. Ogni volta penserete che sia finita, e invece arriva un'altra scioccante sorpresa. É un cliché dire che il romanzo lascia col fiato sospeso e bla bla bla, e non lo dirò, però la tensione c'è , intervallata da momenti di profonda intensità che Samuel indaga con grande stile. É uno scrittore che (a mio parere) in qualche modo "sa come ci si sente", vive di queste passioni e le rielabora sulla carta, solo così si spiegherebbe l'emotività che trasmette e che noi lettori sentiamo così forte.
Davvero una bella lettura e ringrazio Samuel per avermi dato l'occasione di viverla.
Adesso andate più sotto, e ascoltate la canzone che ho pensato per questo libro...
My Only Friend di The Magnetic Fields.